La newsletter di Orlando Pizzolato. "Una recente ricerca impostata da un gruppo di fisiologici francesi (Università di Lione) ha voluto verificare se sono migliori - per vari aspetti fisiologici - i corridori su strada o i podisti che si dedicano alle competizioni di trail. Immagino che quanto vado a riportare venga interpretato come sorta di “sfida”, e sono quasi certo che alimenterà le discussioni tra gli specialisti. La ricerca, di base, ha voluto evidenziare le diverse caratteristiche tra i praticanti di queste due specialità della corsa. Un aspetto appare subito evidente ad uno spettatore che assiste alla partenza di una gara di corsa su strada e di una corsa di trail: i trail runners hanno una corporatura più robusta dei colleghi “stradaioli”, e ciò può dipendere dalle sollecitazioni determinate dall'andare su e giù per sentieri. C'è un altra considerazione da valutare per evidenziare la differenza nella struttura fisica, e sembra essere anche la più probabile, vale a dire che per essere buoni “trailers” è necessario disporre di una struttura fisica robusta, tale da assorbire le particolari sollecitazioni che derivano dalla corsa fuori strada e dai considerevoli dislivelli che si devono affrontare. Quasi una sorta di “selezione naturale”. Per quanto riguarda la forza muscolare, nei test condotti non è emersa una differenza sostanziale tra i due gruppi di specialisti, anche se si sarebbe portati a pensare che i trailers, per il tipo di competizioni che affrontano, dovrebbero essere dotati di livelli di forza maggiori. Tuttavia, si deve distinguere la forza dalla potenza, e per quest'ultimo aspetto i trailers hanno evidenziato una differenza superiore del 16%. Ciò che di questa ricerca mi ha impressionato di più, è stato leggere che i corridori su strada si allenano di più rispetto ai trailers. Avrei pensato che, visto i chilometraggi delle competizioni di trail, questi specialisti passassero più tempo ad allenarsi percorrendo più chilometri per favorire gli adattamenti alla distanza. Invece i “road runners”, considerando anche il lavoro di rafforzamento muscolare, si allenano ben di più: gli “stradaioli” si allenano mediamente circa 80 ore al mese mentre i trailer circa 44! Potrei capire se si trattasse di podisti amatori, ma la ricerca ha studiato l'allenamento di 17 corridori d'élite, 7 specialisti della strada e 10 trailers. Si tratta quindi di atleti che si dedicano con un certo impegno alla competizione del loro ambito agonistico. I corridori su strada avevano un primato medio di poco più di 29 minuti sui 10km (alcuni di loro specialisti della maratona), mentre i trailers erano corridori della squadra francese che ha partecipato ai mondiali di specialità. Alcuni di loro hanno anche partecipato ad una ultra durata 14 ore.
Probabilmente il carico di allenamento dei trail runners è minore rispetto agli “stradaioli” perché lo stress muscolare determinato dal correre sulle ondulazioni dei sentieri è maggiore e quindi necessita tempi di recupero più lunghi.

Un altro aspetto tecnico analizzato nelle due categorie di specialisti ha preso in considerazione l'economia di corsa, vale a dire le energie impiegate per mantenere una specifica velocità. Gli specialisti della strada hanno evidenziato un minore dispendio energetico medio del 6%, e quindi senza particolari dispersioni nei movimenti della corsa. Si deve considerare che il test è stato fatto sul tapis roulant. Gli specialisti hanno fatto anche un test di corsa (sempre su tapis roulant) in salita, su pendenza del 10% ed in questa comparazione non c'è stata differenza tra i due gruppi. Ciò porta a pensare che i trailers non siano efficienti quando passano dalla corsa fuori strada, all'asfalto. Per completezza sarebbe stato necessario fare alcune valutazioni specifiche anche su terreni più adatti ai trailers che non agli “stradaioli”, ma penso che ciò non sia stato fatto per le difficoltà oggettive di ricavarne dati attendibili e affidabili".

Sezione: Editoriale / Data: Ven 19 aprile 2024 alle 06:44
Autore: Redazione Tuttorunning
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